Tito, Angelo, Gino, Genio.
Mi hai fatto ridere, ridere di gusto e per questo ti sei conquistato un posto nei primi venti della toscilista delle persone che fanno ridere. Però sei fra i primi cinque che mi fanno ridere con le lacrime. Mi hai fatto anche incazzare, incazzare di brutto e per questo mi hai fatto alzare da una riunione. Sappi che non l’avevo mai fatto. E qui schizzi al primo posto. Mi hai fatto commuovere; mi succede spesso perchè “anche se ho un caratteraccio, sono dolce e mi commuovo”. Cinquantesimo posto, ahimè, sono in tanti a farmi commuovere. Mi hai sorpreso con i guanti a righe, e ti meriti il ventunesimo posto nelle sorprese. Mi hai fatto innervosire ma solo i primi tre giorni, poi ho capito che sei un buono e ho deciso di darti il quindicesimo posto nei buoni. Mi hai portato le paste e anche se mi sono dimenticata di mangiarle ti meriti il decimo posto nei portatori di dolci. E questa è una categoria che ne sa di brutto. Mi hai insegnato termini nuovi tipo bombare e questo ti da un certo posto nella categoria sinonimi e stronzate. Mi hai raccontato cose tue, tue davvero e questo non ha bisogno di categorie con posti da assegnare.
Per me rimani un matto. Un matto vero. Un matto vero che, però, sorride con gli occhi come piace a me. Un matto vero che prendo sempre in giro perchè ne ha quaranta (quantiiiii???) di anni. Un matto vero che gioca a fare il giovane e poi si veste da spacciatore anni 80. Un matto vero che si mangia tanto di quel cioccolato da star male e poi mi dice di portarlo via che è colpa mia. Un matto vero che matto poi non è visto che da subito ha capito tante cose in quel posto li. Un matto vero che se mi chiama per un ruolo comico ci vado perchè dice che faccio le facce buffe. Un matto vero che se le vuole bombare tutte.Un matto vero che ci resta male quando gli dico che è matto per davvero. Un matto vero che mi mostra sempre il muscolo del braccio destro e mi chiede se è un uomo bello. Un matto vero che ha sentimenti straordinari e secondo il mio punto di vista qualche potere magico. Un matto vero che si attacca al telefono e sta zitto. Un matto vero che quando è con l’altro matto parlano strano e mi fanno uscire fuor di testa. Un matto vero che scrive un libro e ci va sotto se qualcuno non lo compra. Un matto vero che di libri me ne devi chissà quanti. Un matto vero che mi fa piangere dal ridere quando fa schhhh. Un matto vero che nel bene e nel male mi mancherà un po’.
Spero di non vederti un giorno in televisone a qualche programma comico mentre fai il numero del dislessico con qualcun’ altra che non sia io.
Non sparire, mi raccomando. Ciao Genio.
è quel che dico anch’io…